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Melchioni Electronics apre in Germania

Intervista a Tuccio Loria, General Manager di Melchioni DACH

(a cura di Tecno4Industry)

Tuccio Loria

Melchioni Electronics punta all’internazionalizzazione. Dopo essersi consolidato in Francia e Spagna (mercati che oggi coprono più del 25% del fatturato) l’azienda ha deciso di aprire una società anche nell’area DACH, che comprende i Paesi in lingua tedesca.

La neonata realtà, avviata lo scorso luglio, è guidata da Tuccio Loria in qualità di General Manager. Un manager di oltre 30 anni di esperienza nel settore elettronico (ha lavorato per aziende prestigiose come ST Microelectronics, Texas Instruments, Analog Devices) in cui ha lavorato svolgendo attività di marketing e vendita per aziende europee e americane, conseguendo un’ampia visione sul mercato internazionale.

La nuova società in area DACH si sta strutturando con l’obiettivo di avere una forza vendita «che permetta di supportare in lingua locale i nostri clienti, sia dal punto di vista vendite che customer service», come affermato dallo stesso General Manager.

Per conoscere meglio le caratteristiche e le prospettive di questa nuova realtà abbiamo fatto qualche domanda a Tuccio Loria.

Perché nasce la filiale DACH di Melchioni Electronics?

Si tratta di una precisa strategia di internazionalizzazione che segue l’apertura degli uffici in Francia e poi in Spagna. Era arrivato il momento di investire in Germania e coprire l’area DACH che comprende anche Svizzera e Austria. Il fine è quello di guidare il mercato che sempre più necessita di distributori locali. Per locale s’intende una realtà in grado di fornire una presenza e un supporto sul posto.

Un importante tassello di questa strategia comprende anche il nostro nuovo servizio di e-commerce, avviato lo scorso ottobre. L’e-commerce supporterà i nostri clienti in modo rapido, mirato ed efficace, andando a trasferire le capacità tecnologiche di Melchioni. Il catalogo di partenza ha 8000 articoli a supporto della forza vendita.

Quali sono le opportunità del mercato DACH?

È un mercato consolidato dal punto di vista della distribuzione, ma abbiamo osservato una crescente esigenza da parte del cliente di avere un supporto locale. Il mercato della distribuzione si caratterizza per la presenza di grandi aziende che spesso non riescono a dedicarsi ai clienti medio piccoli.

La necessità di aprire qui in Germania è legata anche e soprattutto alla volontà di offrire un supporto tecnico.

Quali sono le sfide da affrontare in questo momento?

In questo momento vogliamo farci riconoscere non solo come un distributore in grado di supportare il purchasing e superare le difficoltà legate alla carenza di chip. Vogliamo che i nostri clienti si affidino a noi per le nostre competenze tecniche. In azienda, possiamo contare su profili specializzati in grado di dialogare con chi opera nelle attività di ricerca e sviluppo dei nostri clienti per risolvere ogni tipo di problema.

Cosa farà DACH di Melchioni Electronics per la Industry 4.0?

Quello della industry 4.0 è un ambito applicativo molto interessante, al quale mi sono dedicato negli ultimi cinque anni, specie sul fronte della IoT. Ma anche su temi quali intelligenza artificiale, realtà aumentata e cybersecurity. Continuerò a portare avanti questa attività anche perché Melchioni ha stretto già da anni collaborazioni sul fronte IoT con i propri fornitori.

In che direzione andrà la nuova società?

L’industry 4.0 e, nel complesso, tutte le applicazioni “smart” non sono fatti soltanto da componentisti e tecnologie intelligenti. Una componente vitale è costituita dai system integrator, senza i quali non è possibile gestire installazioni o manutenzione. Per lavorare nel mondo della smartness bisogna stabilire contatti e collaborazioni con i system integrator e con aziende in grado di supportare il cliente dal punto di vista dell’integrazione.